Wang Yuxiang la presenza umana la possiamo percepire nonostante la sua assenza visiva. Un edificio si sta spostando su una grande imbarcazione e le persone che lo abitano navigano in un oceano inquinato dagli aspetti più drammatici della modernizzazione e dell’industrializzazione. La disumanizzazione che ne è la causa ha portato ad un distacco disorientante tra gli individui. Gli spazi privati sono separati da sottili divisori, eppure la solitudine e l’alienazione sembrano essere il risultato di barriere abissali. Emerge la mancanza di una comunicazione veritiera tra le persone in ambienti privati, mentre in quelli pubblici dilagano le convenzioni: un incrocio del destino. In questo viaggio senza fine, lo smarrimento di una vita autentica e piena di significato fa perdere di vista un senso primario della nostra esistenza, ovvero la connessione preziosa e il desiderio di entrare in una relazione con gli altri esseri umani. Wang Yuxiang we can perceive the human presence despite its visual absence. A building is moving on a large vessel and the people who inhabit it sail in an ocean polluted by the most dramatic aspects of modernization and industrialization. The dehumanization that is the cause has led to a disorienting detachment between individuals. Private spaces are separated by thin dividers, yet loneliness and alienation seem to be the result of abysmal barriers. The lack of truthful communication between people in private environments emerges, while in public ones conventions are rampant: a crossroads of destiny. In this endless journey, the loss of an authentic and meaningful life makes us lose sight of a primary sense of our existence, namely the precious connection and the desire to enter into a relationship with other human beings.